X° GIORNATA DELLE MINORANZE LINGUISTICHE STORICHE
OCCITANO, FRANCOPROVENZALE E FRANCESE
nell’ambito della 527° edizione della Fiera Franca di Oulx
Bogre racconta un lungo viaggio sulle tracce di Catari e
Bogomìli, eretici del medioevo, diffusi dai Balcani all’Occitania, passando per
l’Italia settentrionale e la Bosnia. Per questo la loro fu - come recita il
sottotitolo del film - la grande eresia europea. Perché Bogre? Chi parla la
lingua d’oc sa che bogre significa bulgaro,
ma che da secoli la parola ha assunto il significato di inetto, babbeo, di
colui che maschera la verità. Dal XII secolo bogre divenne un insulto diretto
ai Catari d'Occitania, assimilati al movimento dei Bogomìli bulgari, da cui il
catarismo occidentale derivava.
La dimensione europea del film si respira anche a partire
dalle 5 lingue protagoniste del documentario: occitano, italiano, francese,
bulgaro e croato-bosniaco. Fredo Valla, regista e sceneggiatore pluricandidato
al David di Donatello, è da sempre attento alle lingue minoritarie, a partire
dalla sua lingua madre, l’occitano, che nel film dialoga con le altre lingue
all’interno di un contesto di prestigio internazionale e contemporaneo, che
tanto ricorda il prestigio e la considerazione che la lingua e la civiltà d’oc
aveva raggiunto nel XIII secolo, proprio prima di subire il colpo delle
crociate anticatare.
Il film ha visto mettersi in moto l’intero gruppo di lavoro
della Chambra d’Oc, a partire da Peyre Anghilante e Matteo Ghiotto, animatori
degli sportelli linguistici che si sono occupati rispettivamente dei
sottotitoli in occitano e in francese.
E a sottolineare l’importanza dell’evento, nella rivista
Bell’Europa di agosto 2021, un intero dossier a pagina 86 è consacrato al film
“La grande eresia bulgara”.