mercoledì 23 dicembre 2015

Franco Ugetti e le delizie natalizie


Come di consueto, in prossimità del Natale, Franco Ugetti ha incontrato i discenti dell’UNITRE Alta Valle di Susa per una lezione/laboratorio di pasticceria.
Lo zabaione, la dolce, famosa e ricca crema a base di tuorli d’uovo zucchero e vino liquoroso, è stato il tema di quest’anno. L’incontro è iniziato con una breve introduzione sugli aneddoti relativi all’origine di questa crema: alcuni ne attribuiscono la creazione al capitano di ventura Giovan Paolo Baglioni (1471), altri considerano che il nome sambajon, dato alla crema nel XVI secolo a Torino, sia un omaggio al frate francescano san Pasquale di Baylón, protettore dei cuochi e dei pasticceri. 
Franco ha poi continuato la lezione illustrando la ricetta per uno zabaione cremoso. 

Ecco le dosi per un litro di zabaione:
  •  tuorli d’uovo: n. 12
  • zucchero: 300 grammi
  • amidi: 60 grammi  (30 gr. di amido di riso e 30 gr. di amido di mais)
  • Marsala 750 ml
  • panna: 250 grammi,  in alternativa latte
Ha iniziato la preparazione sbattendo a lungo i tuorli d’uovo, pastorizzati, con lo zucchero.  Al composto ha aggiunto gli amidi, la panna e il Marsala secco di buona qualità (ad esempio: marsala secco superiore millesimato) e ha continuato a montare il composto, con l’aiuto di una frusta, fino a quando non è risultato bello gonfio e cremoso. A questo punto, utilizzando un forno a microonde, ha iniziato la cottura, tempo previsto (forno con potenza di 750 W): circa dieci minuti, con l’accortezza di mescolare ogni due minuti il composto. Un suggerimento del Maestro per avere una crema con sentori più ricchi è quello di aggiungere la panna/latte e il vino leggermente caldi.  In alternativa al Marsala si possono utilizzare  un vino passito o aromatico oppure il Porto, il Vin Santo, il Malaga.
Lo zabaione è stato poi servito, caldo e cremoso, su una golosa fetta di panettone basso (tipo Torino) farcito con gocce di cioccolato, marron glaché, canditi e ricoperto da una glassa alla nocciola IGP Piemonte per la gioia e gola dei presenti. Ovviamente è superfluo dire che l’apprezzamento è stato unanime, i bis non si sono fatti attendere.
L’incontro goloso si è concluso con un brindisi augurale per le prossime festività. 

Ezio Alini

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