lunedì 8 giugno 2015

Bardonecchia-Oulx: l'Unitre Alta Valle Susa sale al Forte di Bard

Come ogni scuola anche l'Università della Terza Età conclude solitamente la fine dell'anno scolastico con l'organizzazione di una gita. Quest'anno la scelta è caduta sul Forte di Bard in Valle d'Aosta. Ieri, venerdì 5 giugno, trentatré allievi, accompagnati dal loro presidente Paolo Massara, hanno lasciato la valsusina Dora Riparia per incontrare la cerulea e impetuosa Dora Baltea. La strategica posizione del Forte, simile ai famigliari Forti di Exilles e di Fenestrelle, ha impressionato il gruppo, che in considerazione dell'età un po' avanzata, ha preferito utilizzare i tre trenini a cremagliera, piuttosto che assaltarlo come fece Napoleone nel lontano 14 maggio 1800. Una data storica questa, in quanto dopo un'eroica difesa da parte dell'esercito austro-piemontese, durata quattordici giorni, venne firmata la resa, ma Napoleone, esasperato dall'inaspettata resistenza, fece radere al suolo il vilain Castel de Bard. Il Forte attuale risale, infatti, alla ricostruzione del 1830, voluta da Carlo Felice, che riprese, perciò, il dominio sabaudo, già risalente alla metà del XIII secolo.
Come accadde per altri faraonici edifici di questo genere, alla fine dell'Ottocento il Forte si avviò ad un lento declino, prima utilizzato come prigione, poi come deposito munizioni. Ma grazie alla Regione Valle d'Aosta il Forte oggi è completamente restaurato ed è diventato un polo culturale e turistico di respiro internazionale, sede di percorsi tematici permanenti, mostre itineranti, servizi ricettivi e sale conferenze.
Perciò dopo la visita all'austero complesso, il gruppo ha avuto l'opportunità di ammirare la mostra fotografica di Sebastiao Salgado, dal titolo Genesi. Le ineguagliabili immagini, esposte fino al 30 settembre, sono frutto del viaggio fotografico che Salgado ha compiuto nei cinque continenti per documentare in bianco e nero la rara bellezza del nostro pianeta.
Secondo una consuetudine ormai consolidata, anche gli studenti dell'Unitre hanno condiviso, poi, un pranzo, consumato presso l'agriturismo “Il Grappolo” di Carema, località sul confine piemontese, famosa per i suoi eroici vigneti che producono, sin dall'epoca dei Romani, il tipico Nebbiolo.

Luisa Maletto