sabato 31 gennaio 2015

IL PROFESSOR FRANCESCO REMOTTI RITORNA A OULX

L’UniTre “Alta Valle di Susa” organizza, venerdì 6 febbraio alle ore 15.30 presso la Sala Consiliare del Comune di Oulx, la lectio magistralis del prof. Francesco Remotti, illustre emerito docente di antropologia culturale dell’Università di Torino, dal titolo: “Fare figli, con chi? La multi-genitorialità come norma”. Come sempre sono invitati tutti coloro che desiderano assistere alla conferenza,anche se non iscritti all’UNI3.


“È del tutto ovvio, non solo per gli antropologi, -ci racconta il prof.Remotti- che le famiglie possono essere messe in piedi anche per fini diversi da quello di fare figli, così come, d’altro canto, si possono benissimo fare figli anche al di fuori della famiglia. Insomma, siamo forse già in grado di sostenere, (…) che tra la funzione “fare figli” e la struttura “famiglia” c’è, in linea teorica e generale, soltanto una parziale sovrapposizione, così come siamo in grado di intuire e ipotizzare che la zona di sovrapposizione tra “fare figli” e “famiglia” può in certi casi restringersi e in certi casi dilatarsi, nel senso che vi sono società per le quali “fare figli” è una funzione che in gran parte si svolge al di fuori della famiglia d’origine, mentre vi sono altre società (come la nostra) per le quali “fare figli” è un compito soprattutto affidato alle famiglie in cui essi sono nati.”
Nello stesso giorno, presso l’Auditorium dell’Istituto “Des Ambrois”, in mattinata dalle 11 alle 13 circa, in un incontro aperto a chiunque sia interessato, il prof. Remotti terrà una conferenza sul tema particolarmente attuale “Ridere con gli dei e ridere degli dei”. Entrambi gli incontri saranno introdotti dal professor Piero Gorza.

Già direttore del Dipartimento di Scienze Antropologiche, Archeologiche e Storico-Territoriali dell'Università di Torino e presidente del Centro Studi Africani (CSA), Remotti ha guidato la Missione Etnologica Italiana in Africa Equatoriale dal 1979 al 2004. Si è occupato di questioni teoriche, in particolare dello strutturalismo di Lévi-Strauss, e ha condotto ricerche sul campo in Congo, presso la popolazione Banande. Coordinatore nazionale di progetti di ricerca in campo antropologico ed etnografico, è stato professore ordinario di Antropologia culturale ed Etnologia dell'Africa e presidente del corso di laurea in Comunicazione interculturale presso la Facoltà di Lettere e filosofia dell'Università di Torino. Dal 2002 è socio corrispondente dell'Accademia delle Scienze di Torino. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: “Prima lezione di antropologia”, “Contro l’identità”, “Noi, primitivi: lo specchio dell’antropologia”, “L’ossessione identitaria” e “Cultura. Dalla complessità all’impoverimento”. 

L.P.

mercoledì 21 gennaio 2015

Il Folletto dei Fornelli

La seconda lezione fatta e fotografata

ALCUNE RICETTE
DELL’ULTIMA “CUCINATA”
AL FOLLETTO DEI FORNELLI
(le ricette delle nostre nonne)

ZUPPA PAESANA

-          Imburrare una teglia da forno.
-          Fare uno strato di pane vecchio bagnato in brodo vegetale.
-          Ricoprire con uno strato di foglie di cavolo bianco precedentemente bollito per 5 minuti circa.
-          Ricoprire di nuovo con un altro strato di rape già cotte tagliate a pezzetti.
-          Ricoprire con uno strato di fettine sottili di toma.
-          Ripetere gli strati sopracitati ancora una volta.
-          Mettere in forno già scaldato a 180° per almeno 40 minuti.
-          Servire caldo.









RISO CON LA ZUCCA

-         Fare cuocere il riso (per metà del tempo normale) in acqua salata.
-          Fare rosolare della pancetta e del prosciutto crudo tagliati a dadini.
-          Grattugiare un pezzo di zucca.
-          Mescolare il riso, la pancetta e la zucca e aggiungere una grattata di noce moscata.
-          Coprire di latte, aggiungere abbondante parmigiano e infornare a 180° per mezz’ora o poco più.



TORTA (quiche) AL CAVOLO E SALCICCIA

-          Fare una foglio di pasta brisée
-          Friggere un po’in olio qualche spicchio d’aglio con del cavolo tagliato a fini listarelle.
-          Togliere la pelle alla salciccetta ed aggiungere quindi la polpa al cavolo, salare e pepare.
-          Far cuocere il tutto e una volta cotto mettere mettere questo preparato sul foglio di pasta brisée e ripiegarne dunque i contorni lasciando la parte centrale scoperta.
-          Mettere in forno caldo per circa 30 minuti.
-          Servire caldo.


BUON APPETITO!!


Museo Storico della Reale Mutua Assicurazioni

Le foto di Domenico Pagnotto


lunedì 19 gennaio 2015

Divagando in Cina


Tutte le immagini, dei due viaggi in Cina 
(1996 e 2004), 
presentate dal dott. Guido Alimento









mercoledì 14 gennaio 2015

Appuntamenti gennaio 2015

MARTEDI' 20 GENNAIO

Visita al
MUSEO STORICO DELLA 
REALE MUTUA ASSICURAZIONI



Sul sito del museo è possibile scaricare la BROCHURE DEL MUSEO

Silvia Merlo

MERCOLEDI' 21 GENNAIO
ore 17,30 Beaulard

“Il Folletto dei fornelli”

e mangi quello che cucini!







MARTEDI' 27 GENNAIO 
Paolo Romano
Dalla tradizione all’innovazione in cucina
(nuovi orizzonti in cucina)

venerdì 9 gennaio 2015

ISLAM - Questo sconosciuto

L'articolo e le foto di Luisa Maletto

Oulx: la conferenza sull'Islam ha catalizzato il pubblico valsusino



Quando i responsabili dell'Università della Terza Età fissarono l'incontro sull'Islam, già nell'autunno scorso, mai più avrebbero immaginato che la data del 13 gennaio sarebbe coincisa a pochissimi giorni dall'attentato terroristico di matrice islamica a Parigi. Quindi, una conferenza quanto mai attuale, che ha attirato, ieri pomeriggio presso la sala consiliare, un numeroso pubblico, non solo i fedelissimi dell'UNITRE. Il suo presidente Paolo Massara ha però voluto precisare la scelta effettuata sul relatore. Avrebbe desiderato un “adepto”, ma dopo un'accurata selezione ha capito che il personaggio scelto avrebbe fatto della propaganda, così la scelta è caduta su un relatore d'eccezione: Don Gianluca Popolla, sacerdote, studioso e direttore del Centro Culturale Diocesano di Susa, che ha cercato di illustrare il complicato tema, partendo dalle origini storiche, da quando, cioè, Abramo generò due figli da due donne diverse. “Cristiani, Ebrei ed Islamici hanno uno stesso padre che è Abramo con uno stesso Dio”, ha esordito Don Popolla
“Ma l'Islam è un universo, la religione non è un fatto privato, ma culturale e sociale. Il mondo islamico non ha preti, non ha pastori, non ha intermediari tra uomo e Dio. Molto importanti sono le tribù. La mancanza di una gerarchia religiosa è grave per l'Occidente, perchè non vede un punto di riferimento. La religione influenza la vita politica. Per i Sunniti, che rappresentano l'80% degli Islamici, politica e religione si fondono. Mentre per noi Cristiani la Bibbia è stata ispirata da Dio e quindi interpretata, per gli Islamici il Corano è stato dettato, quindi il problema di interpretazione non è messo in discussione. Molte regole del Corano sono simili alla nostre”.

Il relatore ha poi sottolineato che oggi il mondo arabo sta vivendo un malessere, dovuto alle conseguenze della fine della Prima Guerra Mondiale, quando i governanti di allora hanno spezzato l'impero ottomano, creando delle divisioni, tirando delle linee di confine senza una logica. “Già negli anni Venti/Trenta si intravvede un tentativo di aggregazione tra gli Islamici” ha proseguito Don Popolla.
“Nascono i Fratelli Mussulmani, non solo in Egitto. Da questi, poi, sono gemmati tutti i gruppi terroristici vari (Al Qaeda, Isis, Boko Haram) di cui oggi sentiamo parlare. Gemmano perchè all'origine c'è un malessere, che dà luogo ad una reazione, il tutto sostenuto da speculazioni finanziarie e tanto denaro”. “Cosa auspicare?” si domanda il relatore,  dopo circa due ore di conferenza. “Forse ci vorrebbe un interlocutore unico? Forse il Vaticano? Un dialogo? Dipenderà dalle nostre scelte. Si dovrà ascoltare, studiare e capire. Io vedo un processo positivo, ma come arrivarci...non so!”

Luisa Maletto